mercoledì 19 novembre 2014

E ricomincio a volare

Certo è che ci deve essere un motivo valido se mi chiamavano "Calimera"! 
Io vorrei poter condividere con Marco tutte le esperienze e non mi mancano la volontà nè la dedizione nè lo spirito di sacrificio ma solamente il fattore C (dove C sta per "culo" tanto per essere eleganti). Nel senso che nonostante provi a partecipare a tutti i concorsi che regalano incontri con lui, non succede mai che vinca ma soprattutto scoprire che alcune frasi a lui dedicate e a cui tengo particolarmente di un mio vecchio post sono state copiate e poste come una domanda per il contest #mengoniallastatale da una sconosciuta ( che peste la colga) e che l'indirizzo mail per segnalare il furto era sbagliato, io lo chiamo in un modo soltanto: sfiga. 
Se non altro sono contenta perchè non ascolterò il mio GUERRIERO per la prima volta in un'aula in mezzo al brusio dove mi sentirei a disagio ad esternare quello che provo, ma da sola, al buio, con le cuffie, la scaricherò e la coccolerò addormentandomi col cuore gonfio di emozioni e lacrime. E non è un discorso fatto tanto per, tipo il famoso  "l'uva è acerba", ma un pensiero che avevo già esposto prima di conoscere i vincitori. 
Tanto più valido dopo averne sentito quei pochi secondi strumentali ed esserne già completamente persa. Premesso ho anche mandato via twitter a Marco dei brani con quel tipo di sound, continuare a leggere commenti entusiastici di addetti ai lavori e complimenti sul coraggio di Marco per aver dato una scossa al panorama musicale piuttosto piatto, mi fa agitare moltissimo. Pochi secondi sì, ma pure abbastanza per pensare a quel tappeto musicale in sottofondo che cresce fino a prendere il sopravvento sul coro come fosse un'opera sinfonica, non vorrei dire eresie ma mi ricorda quasi "La cavalcata delle valchirie". 
In realtà è da quando ho visto il suo aspetto nella foto durante le prove per il Festival Hit Week di Los Angeles dello scorso anno anno che me lo immagino in pieno estro compositivo cantautoriale, il mio John Keats della musica! 
Ok sto delirando, fermatemi!  Insomma, è possibile soffrire la sindrome di Stendhal per un brano pop? 
Mengoni sei incontentabile, non ti basta mai l'amore che possiamo provare per quello che crei?





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