venerdì 22 novembre 2013

Il mio firmacopia- Feltrinelli Firenze

Non avevo aspettative particolari anzi, probabilmente a causa di tutto quello che penso di questi eventi (l'artista mi sembra esposto in vetrina come un oggetto, capisco che sia necessario per la promozione di un prodotto nuovo ma è un aspetto che esula dal mestiere di cantare e di creare musica ,quella parte commerciale che io considero fastidiosa soprattutto per loro che devono "vendersi" e che mi auguro sia obbligato a ripetere in minor numero possibile in futuro), ero piuttosto prevenuta. Aggiungo che portando con me una grande ferita al cuore ancora sanguinante per motivi personali, ho vissuto questa esperienza (decisa a a farla nonostante la mia idiosincrasia proprio perchè è assurdo giudicare senza aver provato) come dietro a un velo, anestetizzata, incapace di godermela fino in fondo e di dire a Marco tutto quello che avrei voluto. Un salame avrebbe fatto di meglio! 
La situazione, a differenza di quanto pensassi era rilassata, organizzazione perfetta,disponibilità e cortesia da parte dello staff, ma un po' il mio stato d'animo, un po' lo sguardo stanco di Marco e il fatto che si sia messo a parlare mi si sono bloccate tutte le parole in gola. Non che conoscere i miei pensieri possa cambiare il corso della sua esistenza ma se potessi riavvolgere il nastro proverei a dirgli tutto quello che mi è mancato e che non saprà mai più perchè ho perso la mia occasione: quanto bene mi faccia e che mi ha insegnato a sorridere di nuovo e a prendere la vita con più leggerezza in un periodo in cui avrei potuto perdermi, che mi mancherà tantissimo non sentirlo cantare per un po' ma di prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno perchè facendo parte, come ha detto in una sua recente intervista, di quelli che sono abituati alle sue evoluzioni e amando semplicemente le sfumature della sua voce sono sicura che qualunque cosa decida di fare io sarò qui ad aspettarlo, che quel pomeriggio avrei avuto bisogno come non mai di un forte abbraccio ma mi è mancato il coraggio di chiederglielo, che mi sento privilegiata per aver avuto la possibilità di seguire il suo percorso e la sua crescita e di aver condiviso  questi splendidi quattro anni, di continuare così, con i piedi piantati per terra, il cuore avanti e lo sguardo verso le stelle e che nonostante sia l'artista e io solo una fan gli voglio bene per il suo modo di essere. 
Detto questo ho una voglia matta di trovarmi sotto a un suo palco a ballare, ridere, commuovermi, avere i brividi, sudare, stringere le mani delle mie amiche e cantare con lui.





(foto di Francesca Lorenzoni e Silvia Donati)

1 commento:

  1. cara carmen, l'occasione non è persa, lui è dentro di te con la sua musica e le belle sensazioni che ti da! e ti aiuterà senza dubbio a uscire dal periodo scuro, auguri!

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