sabato 29 giugno 2013

venerdì 28 giugno 2013

#NONMENEACCORGO (testo e video)


NON ME NE ACCORGO ( Marco Mengoni,Dario Faini,Piero Romitelli)

Sai che musica è dolore
Sai che musica è rumore
Sai che cosa c'è sto bene
Sai che cosa c'è sto male
Non mi chiederai permesso
se è concesso.

Lascio al tempo le promesse
Lascio a te le tue certezze
La chitarra sopra il letto e
i versi che non hai mai scritto
Non ti chiederò permesso
Preferisco bruciarmi da solo
che assecondarti adesso

Dove sei in che parte del mondo
oppure sei ancora qui e non me ne accorgo?
Troverai l'equilibrio che cerco
oppure lo scoprirai in ogni dubbio che sei?
Non vorrei, non vorrei
ma che fretta hai di capire cosa siamo noi 

Non ti resta che il rumore,
io che non so dargli un nome
il tuo cuore è scivoloso
non mi resta che poterci pattinare pattinare
Tu in un angolo sola
ed io non ti riconosco

Dove sei in che parte del mondo
oppure sei ancora qui e non me ne accorgo?
Troverai l'equilibrio che cerco
oppure lo scoprirai in ogni dubbio che sei? 
Non vorrei, non vorrei,
ma che fretta hai di capire cosa siamo noi
Di capire cosa siamo noi
Di capire cosa siamo noi

Oppure sei ancora qui e non me ne accorgo?
Inventerai l'equilibrio che cerco
oppure lo troverai in ogni dubbio che sei? 
Non vorrei, non vorrei
ma che fretta hai  
Tu sai già che cosa siamo noi.

lunedì 24 giugno 2013

Marco da Ferragamo per la Fashion Week


Marco domenica era ospite alla sfilata di Ferragamo a Milano e credo che ormai anche i muri conoscano il suo outfit che ha sollevato tantissimo clamore.
 
Qui, se qualcuno avesse bisogno di capire, c'è la spiegazione della sua essenza artistica.

"Ho il turbante perchè mi dicono sempre che sembro arabo, quindi l'ho messo per la prima volta nella mia vita. Ho sempre titubato perchè mi sembrava una cosa un po' troppo carnevalesca ma ho 24 anni e secondo me la moda è arte ma è comunque divertimento. I calzini corti, i pantaloni da basket creano un misto, una fusione di tantissimi stili tipo la mia musica.  Mi piace trovare un'alchimia tra tutti questi modi diversi di essere e di vestire"







mercoledì 19 giugno 2013

A Radio Dolomiti e Radio Pico

Da RADIO DOLOMITI (   podcast )

Aprirai a Trento il tuo tour estivo di cui hai già fatto una lunga anteprima nei teatri:

Dell' anteprima non ci possiamo lamentare, spero che si prosegua così.  Il 4 luglio sono a Trento per la seconda volta . Sono contento di iniziare un tour estivo sotto le stelle che non facevo dal Re Matto.

Che cosa ci porti, tutto l'album nuovo e farai anche qualche pezzo del passato?
Quasi tutto l'album nuovo e cose di repertorio,aggiungiamo qualcosa. Poi essendo uno che tende alla perfezione e che è sempre insoddisfatto stavo facendo partire la mail per i miei musicisti con le modifiche. Gli verranno i capelli bianchi. 

Torni da un'esperienza internazionale, sei stato all'Esc, com'e andata questa manifestazione che peraltro in Italia non è conosciutissima? C'erano artisti di grosso calibro compreso te . Che aria si respirava?
Un'organizzazione incredibile, perfetta, impeccabile forse anche troppo, noi non siamo abituati ad avere queste produzioni precise al millesimo. L'ambiente era bello, eravamo tutti uniti per la musica, senza sgomitate, contenti solo di esserci.  
Sono molto contento del risultato anche se non siamo sul podio, perchè siamo presenti in tantissime classifiche e anche alti in alcuni paesi europei.

Finalmente ti apprezzano anche all'estero.
Soprattutto con un pezzo di matrice completamente italiana, scritto a sei mani da tre italiani.

A luglio avrai la possibilità di vedere il centro città illuminato per questo festival di quattro giorni che ha come partner noi di Radio Dolomiti.Per l'altro tour venni in inverno quindi non mi sono goduto bene la città, questa volta spero di farlo essendo anche in centro.



 



Da RADIO PICO: ( podcast )

E' notizia di pochi giorni il disco di platino. Un disco con 15 tracce, un hastag, questo significa che hai un buon rapporto con internet e i tuoi fan?
Rimango sempre sul 50 e 50, perchè i social allontanano un po' la parte animale, istintiva dell'uomo. A me piace sentire l'odore, guardare negli occhi, quindi da un lato lo reputo negativo, dall'altro è positivo per la velocità della comunicazione, perchè io e altri miei colleghi possiamo condividere immediatamente emozioni, sensazioni, foto o messaggi con le persone che ci seguono.

Un album ricco, intenso, pennellato e cucito addosso come un abito sartoriale. 15 canzoni diversissime ma tutte scritte per la tua figura, la tua voce e il tuo carattere.
Tanti pezzi sono scritti da me quindi mi calzano a pennello perchè attingo dalle mie esperienze per scriverli, per quanto riguarda i pezzi degli altri autori abbiamo fatto una bella ricerca, ne sono arrivati tanti, mi sono innamorato di alcuni provini e abbiamo scelto quelli che avevano più affinità col progetto che stavamo presentando.

Sono tre autori più famosi in Italia e diversissimi tra loro, tra Cremonini, Nannini e Fossati che non hanno niente in comune tra loro ma tutti hanno scritto per te.Questo sottolinea che sei un interprete poliedrico e molto valido. come hai vissuto questi incontri?
Credo che abbiano in comune la libertà di espressione. Li invidio per il modo come scrivono, perchè riescono a descrivere delle fotografie con parole semplici ma che arrivano direttamente al cuore. E' quello che vorrei raggiungere, perchè soprattutto nei dischi passati avevo un modo molto più metafisico mentre attraverso queste persone che ho incontrato e con la voglia di cambiare ho ritrovato un po' più di concretezza.

Che pezzo scegli da far ascoltare e perchè?
Scelgo "Non me ne accorgo" perchè in tour, quando arrivava quel pezzo era un momento speciale sia per me che per il pubblico. Mi piace che non si classifichi con una parola o una definizione una storia, una relazione di amicizia o sentimentale.

Hai detto che sei un istintivo, che ami vivere le sensazioni e ho letto che anche quando giri i video, tipo Pronto a correre, hai cantato veramente
e poi è stata sovrapposta in postproduzione la versione disco, quindi ti immergi proprio nelle cose.
Ho sempre dei problemi con il playback, anche se non ho voce cerco sempre di cantare dal vivo, ovviamente nei video non si può fare ma io canto perchè spero che arrivi comunque la verità, quindi mi sgolo anche lì, non mi risparmio.

Immagino che la dimensione live sia la tua preferita, come ti stai preparando e come sarà questo Essenziale live?
Sicuramente il live è il mio ambiente perfetto, mi piace il fatto che devi dare tutto in una botta sola perchè non puoi ripetere, che un concerto sia vissuto come se fosse l'ultimo per dare tuttto quello che puoi anche perchè dipende tanto dal pubblico. Il nuovo tour sarà un po' modificato, toglieremo dei pezzi e lo metteremo in forma estiva.

Eleganza nel cantare e nel vestire, tieni in particolar modo al look, riesci ad essere sempre molto elegante, anche la scenografia sarà curata in modo particolare?
Ci tengo molto perchè secondo me se vuoi veicolare un messaggio devi accompagnarlo da un estetica, cerco di unire un po' le due cose, in questo tour ci sono delle torri sul palco che simboleggiano proprio la condivisione. Spero che le persone davanti ne abbiano una e che questo scambio di emozioni sia continuo. Sulla mia eleganza nel vestire ho dei dubbi però di sicuro sono molto più sobrio, essenziale, anche se ho messo un bello smoking viola antisfiga.



martedì 18 giugno 2013

Interviste in Canton Ticino


Da RadioTelevisoneSvizzera

              

Marco come hai cominciato a cantare?
Più o meno a 16 anni, avevo avuto degli input perchè mia madre cantava e comunque i miei genitori amavano ascoltare musica ma a me non importava niente. Ho cominciato con gli amici a fare il karaoke e la prima volta che ho cantato da solo si sono girati verso di me dicendomi " Mah..sai che forse sei bravino? "quindi ho preso coraggio e ho iniziato pianoforte, chitarra, scuola di canto che ho lasciato dopo pochi mesi perchè non sopporto le costrizioni e le leggi nell'arte e ho cominciato a fare serate con il mio primo gruppo rock ( Deep Purple, Cranberries, Pink Floyd), i Brainless, poi ho avuto un gruppo di dance anni 70/80.
Come si diventa Marco Mengoni? Qual è il percorso?
Uno nasce quello che è e prende la propria strada. Bisogna soffrire? Se si fa con passione non si soffre. Le esperienze della vita ti fanno stare male, ma nel lavoro fatto con passione e perchè ci credi anche le cose negative ti portano ad essere quello che sei oggi. Bisogna fare con passione qualsiasi cosa ci venga proposta. A 14 anni mi è stato proposto di fare il cameriere e il barista e ero titubante anche perchè studiavo, sono figlio unico e non avevo tanto bisogno. Ho accettato e dopo una settimana di prova ho trovato la luce in fondo al tunnel, a un ragazzo molto timido che deve per forza confrontarsi con gli altri, che deve mettersi in situazioni di imbarazzo ha aiutato tantissimo a superare tanti limiti che ho ancora anche se non c'entra niente con la musica, ma comunque mi ha aiutato a livello personale perchè ha dato il via allo stare su un palco, anche se lì è come se vivessi un'altra vita quando parte il primo accordo. Prima di salire sul palco mi emoziono, la vivo come se fosse sempre la prima volta, spero di sentirlo per tutta la vita e se non lo sentissi più dovrei ritirarmi immediatamente.
Il problema è quando scendi dal palco, perchè c'è l'assalto. Il ragazzino che cantava nei Brainless si immaginava che sarebbe successa una cosa così?
Uno dei ragazzini è in marina e fa medicina, l'hanno massacrato per sei anni, era il batterista, quello più fuori di testa, invece adesso è un'altra persona, tipo un automa. Vedi come le vite cambiano completamente. No, non se lo sarebbe immaginato e neanche io. 


                                     

Però è bello vedere che sei disponibilissimo con un esercito vero e proprio di fan quando finisci di cantare.
Quando finisco sono triste. Dopo la prima fase del tour, ora che non ho date devo trovare cose da fare perchè mi viene una depressione cosmica, intanto mi faccio venire la febbre, cose che mi tengono un po' occupato.

L' altro giorno a Locarno c'è stato un piccolo retroscena, io gli ho fatto i complimenti e l'intervista è finita lì perchè ci siamo emozionati, quest'anno anche per me è stato un anno molto mengoniano, da Sanremo all'Eurovision. All'Eurovision in particolare lui se avesse potuto avrebbe tirato tutti i suoi fan nell'arena e avrebbe passato il tempo con loro invece di fare le prove. Su youtube ha messo le versioni audio della finale prese direttamente dal microfono.Cercate Mengoni voice only.

Cos'è il talento per te?
E' la passione in tutto. Questo mestiere è un'alchimia di cose che si incastrano: il momento giusto, come ti comporti, a che livello è la tua crescita, come arrivi al pubblico e quello che dai. Poi tutti hanno un talento secondo me, tutto sta nel trovare il momento giusto e usarlo in base alle tue esperienze. 




L'esperienza del talent cosa ti ha lasciato?
Nulla perchè non mi ricordo nulla!! Ho una memoria di 500 mega che ogni fine settimana viene resettata. No, ho dei ricordi, siamo stati reclusi tre mesi in un loft senza contatti con l'esterno, comunque è stata la mia prima esperienza di fronte a una telecamera, mettersi in gioco e aprirsi così tanto per me era molto difficile, è stata una sfida con me stesso. Da ragazzo molto timido andare in tv e comunque parlare di cose intime tipo la musica è stato difficile. Sicuramente cresci insieme al programma, poi ti stacchi, dopo l'ultima puntata esci nel mondo vero e devi far forza sulle persone che ami e che ti sono vicine e non devi perdere la testa. Devi stare ben piantato per terra senza distrazioni di altro tipo, tanto dura un anno. E' facilissimo perdersi, bisognerebbe non dar retta a nessuno e seguire il proprio istinto. Come animali avremmo l'istinto per fiutare un pericolo o una fonte di sopravvivenza ma ce lo dimentichiamo e soprattutto spesso ci sentiamo superiori a tutti, tipo devastare la natura, noi non siamo padroni del nostro pianeta, è solo in prestito. 

A proposito di momenti importanti, in quest'anno ne hai vissuti parecchi a cominciare da febbraio dove ti è capitato sia di vincere il festival sia di ricevere i complimenti dalla famiglia Tenco per la canzone che hai presentato. Sono due cose che segnano una persona che vive di musica.
Sicuramente mi ha segnato 

quell'esibizione. Avevo paura ma ho voluto portare quel pezzo perchè non mi vergogno a dire che la prima volta che l'ho sentito mi sono messo a piangere e quindi volevo riportare quell'emozione. I complimenti della famiglia sono stati positivi, ci siamo visti anche dopo la data di Genova e ne è nata anche un'amicizia. 

Appena finita la finale all'Eurovision siamo scesi nei camerini e quando ci hai visto hai iniziato a urlare " Lugano Lugano Svizzera 12 punti Italia!"
Immaginavo che le nazioni vicine a noi dessero dei voti, ancora di più cantando in italiano. Pensavo a due voti, invece dodici, esagerati!! E' bellissimo e mi ricordo la data a Lugano con molto piacere. Il mio bassista ha origini luganesi.

Questa esperienza relativa a Eurovision mi porta a fare un passo avanti. Ascoltando il disco e vedendoti dal vivo, colgo, e non sono l'unico, una tua potenziale dimensione internazionale, è una riflessione che state facendo o rimarrà una chimera? E' una strada da percorrere?
Sarebbe meraviglioso uscire dal proprio territorio, per il momento lo facciamo con la co-scrittura, nel disco ci sono degli autori internazionali, abbiamo fatto l'Eurovision, siamo in classifica in alcuni paesi esteri.
Come te la cavi con l'inglese?
Una schifezza! Una buonissima pronuncia quando canto.

Come nascono le collaborazioni?
La vita è una questione di caso, nel senso ti trovi nello stesso studio di Gianna (Nannini), esce dicendo "sento un odore sento un odore", ero io. Dopo due giorni mi ha mandato questo pezzo con Pacifico e Tagliapietra al quale abbiamo lavorato. Per Cremonini non c'era pezzo più giusto visto il titolo, io ho iniziato con re Matto, è anche un po' critico, mi piaceva. Appena mi ha chiamato Fossati sono corso al bagno, questa chiamata forse è una delle cose più belle che ho vissuto durante questo progetto.



Come si svolge il tuo contributo al disco? Come scrivi i pezzi?
Disegno i testi, faccio uno storyboard, poi tiro giù tutte le parole che prendono senso in seguito.
Avendo studiato all'istituto d'arte sei educato al bello, quanto è importante lo studio dell'arte, frequentarla, cercare di farla, respirarla?
Lo stai chedendo a uno che ci vive anche se la odio, sia la musica che l'arte in generale, un po' perchè è un mio limite, non posso scappare, dirle di no, appena parte un pezzo mi prende, mi si apre un mondo e devo immergermi completamente. Io odio le dipendenze e invece sono completamente dipendente da questa. Non posso evitare di vedere un'opera in tv per esempio e molti mi uccidono perchè la musica classica o il jazz non arrivano dappertutto, però io devo necessariamente guardare. L'arte è importantissima. Se il mondo si divide tra arte e scienza e matematica io sto sprofondato nel mondo dell'arte e voglio esserne sommerso.
Sembra che tu stia chiedendo scusa di essere artista. Dici che sei pronto a correre, ma qual è la gara?
Non lo so, in un domani incerto ma che voglio scoprire man mano perchè per me è bello vivere con un punto interrogativo. Dico che non sono artista perchè la parola è abusata, come la parola politica. L'artista per me ha un valore incredibile, io per ora non mi ritengo tale ma credo di essere un dipendente della musica.





A cosa ti sei ispirato per scrivere "L'essenziale"?
Io l'ho vista più ispirata a questa società perchè abbiamo bisogno di speranza. In questi anni avevo voglia di dare a chi mi ascolta un raggio di luce quindi con la prima frase immaginiamo una catastrofe ma con la seconda componiamo nuovi futuri, l'altro autore si è ispirato più all'amore. Io ho un po' di problemi con l'amore ma chi non li ha? Ed è bene, altrimenti di che scriviamo?
Si parlava dei concorsi, a noi sembra che tu sì sia molto emozionato, ma te la godi di brutto, sbaglio?
E devi vedere in tour! Godo tantissimo nel mio habitat naturale che è il palco. Ogni cosa va vissuta come se fosse l'ultima, io non so se ci sarò domani. Prima di salire sul palco l'emozione arriva dal pensiero che potrebbe essere l'ultima volta, nonostante io stia sempre male (spesso ho problemi alla gola), quando entro lì svanisce tutto. Spero lo sia anche per quelli che sono davanti perchè alla fine un concerto è uscire col sorriso, il divertimento e tante idee positive per la testa.

Io amo cantare e vorrei qualche consiglio.
Lascia perdere, sei ancora in tempo!! Ti faccio una domanda: suoni qualche strumento?
No, però ho studiato piano.
Ti piacerebbe continuare? Sai quanto ti aiuterebbe? Non per diventare pianista ma perchè il cantante professionista ha bisogno di conoscere. Quando sarai su un palco, e io te lo auguro quando i tempi saranno molto migliori anche per la discografia, perchè tu devi crescere, avrai bisogno di condividere con i tuoi musicisti. Conoscere un minimo la musica toglie tante barriere, io non so suonare il piano, so fare gli accordi che mi servono per comporre i pezzi magari all'inizio, poi ci sono gli arrangiatori che ti rifanno quello che gli chiedi, non togliamo lavoro a nessuno ma arricchisci sicuramente il tuo essere.



Da Radio3i

E' un periodo di grandissime soddisfazioni e di grandi numeri. Il tuo comunicato stampa era fermo a 11.000.000 di visualizzazioni per il video di "L'essenziale" . Oggi ne hai 16.030.995. Non ti fa venire la febbre questo numero?
Sì, infatti ho la febbre! Quest'anno è stato veramente particolare per me. E' bello intenso di emozioni perchè ho cambiato tutto il mio team e ci siamo avventurati in questo nuovo progetto non sapendo come venisse accolto questo nuovo Mengoni, devo dire che è andata molto bene.  





Tu hai un potenziale emozionale fortissimo.
Sono un po' diesel, ci metto un po' per accendermi. La mia parte di timidezza è rimasta, però mi sono un po' aperto, poi quando uno è sul palco è come se fosse su un altro pianeta, quando inizia il primo accordo viene dimenticato tutto, la timidezza o il vergognarsi.
Sei quello che viene definito "un animale da palcoscenico", forse l'espressione non ti piace ma tu il palcoscenico te lo "magni" proprio.
No, io amo questa espressione perchè l'uomo è un animale anche se razionale. Tengo moltissimo allla mia parte animale.
Quando hai fatto i provini per X-Factor, ti hanno fatto un complimento: "L'unico che ha fatto vedere un po' di tormento". Questa frase ti ha colpito, la ritenevi e la ritieni tuttora giusta? Nell'espressione della tua arte, della tua straordinaria vocalità c'è veramente questo aspetto di un po' di tormento interiore che viene fuori?
Io ricordo bene il mood di quell'anno e sicuramente è la parola più azzeccata. Ero e sono ancora alla ricerca di quello che voglio quindi sicuramnete era un'annata un po' tormentata. Mi è piaciuto soprattutto che se ne sia accorto Marco (Morgan). Me lo ricordo con un sorriso.
Sul palco di Sanremo: alla prima esecuzione del pezzo molti addetti hanno avuto la sensazione che tu vincessi, cos'ha avuto di speciale la tua performance?
Non lo so, io non riuscivo a tenere le gambe ferme perchè ho cominciato a tremare dall'alluce alla punta dei capelli. Ero il primo ad esibirmi, avevo un po' di ansia, arrivare dopo tutto il coro e l'orchestra per Verdi mi ha dato una carica emozionale incredibile quindi la salivazione è andata perduta completamente. Non mi sono accorto di niente, sono uscito dicendo "ma l'ho fatta?"
Sul palco dell'ESC: sei arrivato settimo e la tua esibizione è stata veramente speciale perchè in questo turbinio di effetti speciali sei stato perfetto, essenziale, senza orpelli.
Non so se perfetto, io avrei da dire come sempre perchè non mi va mai bene niente ma sono contento di essermi presentato e con un pezzo scritto da tre italiani. Prestavo voce alla mia nazione e mi sembrava giusto essere in linea con questo, sono molto contento del risultato. Ringrazio la Svizzera che ci portato 12 punti, non ce li aspettavamo.
Tu non potevi sentire ma devo dire che chi ti ha mandato in onda ha detto "esecuzione impeccabile", tu avrai tutti i margini di critica perchè sicuramente sarai cattivissimo con te stesso.
Sono molto autocritico, ci tengo a guardarmi allo specchio, a capire i difetti di un'esibizione o qualunque cosa faccio sul palco. Vorrei tendere alla perfezione ma so che non ci arriverò mai e sono contento di questo.
L'anteprima de "L'essenziale tour" è stato quasi sempre sold out e ti stai preparando al tour che parte il 4 luglio da Trento, bissando e triplicando a Milano, Bologna, Napoli, Firenze e Torino. Com'è il tuo rapporto col pubblico nei live?
Il mio rapporto con il pubblico è quello che desideravo da un anno. Soprattutto in questo tour, il bello di condividere con le persone che hanno permesso tutto questo, le emozioni che hai provato in un anno non ha prezzo. Quello che si prova in un tour o guardando veramente gli occhi che ti permettono di andare avanti, di crescere è meraviglioso anche perchè il pubblico è sicuramente più del 50 per cento del nostro mestiere, se non ci fosse noi non saremmo niente.
Vedendo le date, inizi il 4 luglio e finisci il 12 ottobre, quando vai in vacanza?
Non ci vado, per me è il tour la vacanza. Sono contento di farlo in estate, erano due anni e mezzo che non giravamo d'estate, la prenderò un po' come una vacanza con tutte le persone che verranno a sopportarmi.


(foto di Elly rossi, Alessandro Bertoglio, Tom Alemanno)

lunedì 17 giugno 2013

L'essenziale nel nuovo tour

Speravo che nel nuovo tour non ci fossero troppi cambiamenti per quanto riguarda le sonorità rispetto all'anteprima, a parte quelli necessari alle location all'aperto, sia perchè molti di noi devono ancora scoprirle , sia perchè vorrei aver modo di assaporarle ancora così come sono e in particolare sto pensando alla carezza di "Tonight" e di "Avessi un altro modo", ai voli in alto di "Tanto il resto cambia" e al ritmo alla Massive Attack de "L'equilibrista", ai cambi improvvisi di "Non passerai" e di "Non me ne accorgo", al prolungamento de "La valle dei re" con la chitarra di Luca Colombo (fai quello che vuoi Mengoni ma non togliere quella!), allo scat di "Spari nel deserto" (fai quello che vuoi Mengoni ma non tog...no, l'ho già detto!) che mi ha compensato della mancanza dei fiati presenti nel disco che poi riesce a imitare benissimo con la voce.
Durante la sua ultima intervista invece ha già rivelato un po' di rivoluzione tanto da temere uno sbiancamento precoce ai capelli dei musicisti che riceveranno le mail con le variazioni. Il fatto è che non dovrei sorprendermi perchè in effetti ogni data è sempre diversa dalla precedente, figuriamoci se ha qualche giorno di tempo per mettere in pratica le idee che gli passano per la testa!! Da tempo ho capito che non dobbiamo aspettarci mai niente o immaginare quello che potrebbe proporre, quindi mi basta solo che il concerto duri sette o ottto ore!



domenica 16 giugno 2013

Super Man e Artist Saga agli MTV Awards

 Marco ha vinto i premi "Super Man" e "Artist Saga" agli MTV Awards in Piazzale Michelangelo a Firenze. 





E ci ha ringraziato così












giovedì 13 giugno 2013

Spero di essere sempre alla ricerca del mio posto nel mondo

Siamo rimasti sorpresi, ci aspettavamo dei punti dai paesi fratelli, quelli più vicini, ma non così tanti. Del resto abbiamo culture che si assomigliano.
Sono stato molte volte a Lugano, sia per vacanza che per un concerto, la conosco abbastanza bene e mi piace. Sicuramente tornerò sul lago con la moto.

Scrivo poco su Twitter e Facebook ma anche quando c'è la firma "staff" passa comunque tutto da me.

Sono ancora timido. Sarò andato al mare dieci volte nella mia vita. Non mi spoglio. Mi sdraio per terra e piano piano tolgo la maglietta, poi i pantaloni e sto immobile come una mummia. In Puglia (la mia ultima vacanza prima di X- Factor) stavo sdraiato da mattina a sera, facevo il bagno alle sei, quando la gente iniziava ad andare via.

Avevo ed ho un pubblico molto giovane e veder crescere questi ragazzi è bello, li vedo cambiare di anno in anno.

Ho sempre fatto attività fisica, mi piace la pallavolo e adoro il tennis. Lo sport è assolutamente fondamentale.

Il termine frustrazioni giovanili forse è troppo forte. Ricordo di essermi disperato per cose che poi a distanza di tempo sono diventate futili.

Io sono nato per fare il divo. Scherzi a parte, è vero che la vita ti cambia ma ho amici che hanno scelto percorsi il cui impatto è stato molto più forte sul loro quotidiano, penso alla carriera militare.
La mia scelta certo incide sulla privacy ma ha molti privilegi.
Se un giorno mi peserà vorrà dire che sarà il momento di uscire di scena.

L'essenziale è avere passione per tutto, rapporti personali, lavoro o gesti quotidiani come fare un caffè.

Credo che ci sia un posto nel mondo per tutti. Io spero di essere sempre alla ricerca di questo anche perchè altrimenti sarebbe finita.



(tratte da Topolino , Ticinonline e RSI)

interviste a Radio Norba e Locarno

Questi giorni sono pieni di Marco, alla faccia della pausa da tour!

Domenica era a Lecce per il Radio Norba Tour, dopo aver pubblicato una foto dalla spiaggia, si è fatto intervistare, ha firmato autografi e si è fermato a parlare fino a notte fonda con alcuni fan fortunati.








Ieri sera su Italia 1 c'era la replica del concerto di Radio Italia, dove Marco ha cantato "In un giorno qualunque" e "Pronto a correre", domani la seconda parte ma anche stasera ho seguito la puntata su Mediaset Extra perchè tanto quando appare non ne posso fare a meno. 
Ieri sera poi è arrivato su twitter per commentare il concerto e annunciandoci un indovinello.





Noi che conosciamo la sua concezione del tempo per avvenimenti passati, ci siamo divertiti a prenderlo un po' in giro e a chiedere che si sbrigasse, insomma è stat l'occasione per giocare e fare un po' di festa. Solo dopo l'una di notte, quando ormai "l'esercito" era stremato e si avevano già alcune defezioni, ha postato una foto di un lago chiedendoci dove fosse. 


 
... INDOVINATE DOVE SIAMO


Bella scoperta!  Sapevamo già tutti che oggi sarebbe stato a Locarno dove doveva esibirsi durante la finale del torneo di S-quot  e per alcune interviste alla Tv Svizzera. La reazione è stata forte, si è preso tanti di quegli insulti (naturalmente con amore!). Mi ha fatto morire dal ridere tanto per cambiare, perchè vedevo le persone che cercavano di resistere al sonno per aspettare questo grande scoop e sono rimaste in piedi per una delle sue calzate!! Lo adoro!






Oggi comunque ha cantato L'essenziale davanti a tanti ragazzi nonostante non si sentisse bene (da come parlava presumibilmente problemi alla gola, Mengoni riprenditi perchè devi essere in forma per gli MTV Award di sabato!). 
Gli organizzatori in seguito hanno pubblicato alcune foto per ringraziarlo per la sua disponibilità riempiendolo di elogi per la bella persona che è. Tutto di normale amministrazione per noi! 



(Foto di Radio Norba,  Armando Bernardoni, Sò malata di mengonite, video di Liliana Rizzo)

lunedì 10 giugno 2013

Corriere di Siena:nuove date L'essenziale tour

"Conosco molto bene le vostre belle lastre. Ho Siena nel cuore"

Arriverà a Siena il 10 luglio e si esibirà in Piazza Duomo. Marco Mengoni è la star dell'estate senese, ospite attesissimo nel cuore della città.
Ieri lo abbiamo incontrato, scoprendo che ha già calpestato molte volte le nostre lastre.




Marco, questa prima parte del tour è segnata da un successo starordinario, lo stesso che accompagna il tuo ultimo lavoro, viene da dire che tu sei "pronto a correre", ma con te lo sono anche tutti i tuoi fan a quanto pare?
Guarda, se è per questo, i fan corrono prima e più di me, sono avanti anni luce. Pronto a correre è il nostro slogan, contraddistingue il nostro esercitodel web, un esercito pacifico, composto da persone folli, ma positive. In rete siamo fortissimi, non ci batte nessuno, se ci presentassimo alle elezioni avremmo risultati incredibili.

La seconda parte del tour ti porterà in luoghi magici, piazze di grande valore artistico e storico come Piazza Duomo a Siena, in anfiteatri e teatri molto suggestivi, c'è una ricerca ambientale molto accurata in questo percorso? E' molto diverso che affrontare il pubblico di un palazzetto?
In Italia abbiamo scenari incredibili che spesso sottovalutiamo e dimentichiamo. Siena ha uno di questi scenari magici, è bello ritrovarsi tutti insieme sotto lo stesso cielo, incantati ad osservare l'universo. Sono contentissimo, non vedevo l'ora.  E' stato un anno pesante, sono stato in studio tanti mesi per lavorare all'album e ora ho voglia di condividere queste emozioni con chi crede in me. Non ho bisogno di andare in vacanza, questa occasione è già la mia vacanza.




I senesi ti aspettano a braccia aperte, lo fanno in uno dei luoghi più cari a questa comunità, dove la sacralità e l'incanto la fanno da padroni...canterai di fronte a una delle cattedrali più belle d'Italia.
Devi sapere che ho un legame molto bello con Siena, con la città, con le vostre belle tradizioni, con i cavalli che mio padre ama tanto. Mia cugina, con la quale ho un rapporto molto bello, ha studiato a Siena per diverso tempo. In un anno fece tre traslochi nel centro storico, ricordo che dalle porte della città non si poteva entrare con la macchina e quindi facemmo mille viaggi sulle lastre del centro per trasportare gli scatoloni. Conosco ogni centimetro di quelle lastre. Mia cugina che è molto più studiosa di me, mi ha portato a conoscere tutte le bellezze di Siena, quindi piazza Duomo l'ho ben presente, è incantevole.

Che cosa ti hanno raccontato di Siena e dei senesi? Sai che sono molto esigenti...ma che allo stesso tempo sono capaci di grandissime passioni?
Ho capito che c'è un'educazione pazzesca a Siena, questa è una caratteristica che ho sempre riscontrato durante la mia presenza in città, la gente è gioiosa. Mi piacciono i giovani senesi, c'è una comunità viva con la quale sono entrato subito in sintonia, ci sono tanti studenti che vivono la città con piacere e ne rimangono affascinati, merito vostro evidentemente.




Parliamo dei successi e dei tre dischi di platino che ti sei meritato con "L'essenziale" prima, e ora con l'album, aldilà del valore commerciale che hanno, che cosa significano per te in questa fase della tua carriera?
Significano la vittoria di un progetto molto complesso che però alla fine ha portato i suoi frutti. Ho cambiato il mio team di lavoro, ho lavorato molto su tutti i fronti per fare un salto di qualità. E' stata una scommessa per me e per tutti coloro che hanno scelto di stare al mio fianco, la scommessa è vinta. I dischi di platino sono la verifica che ciò in cui abbiamo creduto è davvero ciò che il pubblico desiderava da me.

Oggi sei convinto che "L'essenziale" sarebbe stato un grande successo anche senza Sanremo? Che ha una forte vita propria? Che lo avrebbe reso vincente e convincente anche senza un trampolino così nazional-popolare?
"L'essenziale" da quando è nato è stato modificato e rimodificato mille volte, perchè non mi convinceva e lo volevo in sintonia con le mie vibrazioni. Però non so dire se avrebbe funzionato lo stesso, anche senza Sanremo: La storia che accompagna questo brano mi parla di un successo che ripaga di tante fatiche, questa è la certezza.




L'ultimo album sembra anche aver spazzato via dalla tua aura quella polverina da talent show che all'inizio rende tutto d'oro e poi rischia di oscurare, è così?
Oserei dire che ciò che ti accompagna dopo il talent non è tanto oro ma merda. Dopo il successo ti ritrovi in mezzo a un vortice, ti chiedono tanti compromessi, ci sono persone che si affollano intorno, ma non sempre con intenti molto chiari. Ti ritrovi a fare una doppia gavetta, perchè c'è l'attacco esterno di chi ti vuole etichettare come cantante dei talent e non si sforza di vedere oltre.

La tua partecipazione ad Amici testimonia che non disdegni comunque i talent, hai seguito gli altri talent canori quest'anno? Che giudizio ne dai?
Non disdegno per niente perchè non sputo nel piatto dove ho mangiato. Ad Amici sono andato perchè mi piace e perchè Maria è un genio, ha creato un mondo che cattura. Sono ancora a favore dei talent, anche se mi sembra che siano troppi. In Italia si tende sempre ad esagerare quando qualcosa funziona, non se ne capisce mai il limite e si finisce per spezzare gli equilibri.




Gli scenari d'incanto del tour estivo
Arene, anfiteatri, piazze e luoghi magici italiani

Reduce dal successo riscosso all'Eurovision Song Contest di Malmo, dove grazie all'intensa esibizione sulle note de "L'essenziale" ha conquistato il settimo posto per il nostro paese, il cantautore di Ronciglione ha partecipato al Wind Music Award e partirà il 4 luglio da Trento (Piazza Fiera) per "L'essenziale tour", per poi spostarsi nelle più prestigiose piazze italiane. Ecco il calendario a cui si aggiungeranno presto altre date.

Piazzola sul Brenta (PD)    Anfiteatro Camerini                     5 luglio

Brescia                                Piazza della Loggia                      8 luglio

Siena                                   Piazza Duomo                              10 luglio

Govone (CN)                      La Collina degli Elfi                     20 luglio

Cervia   (RA)                      Piazza Garibaldi                           27 luglio

Paestum  (SA)                    Teatro dei Templi                        4 agosto

Cagliari                              Arena Sant'Elia                            6 agosto

Villapiana  (CS)                 Anfiteatro                                     10 agosto

Bolgheri (LI)                     Arena della Rocchetta                 13 agosto

Macerata                          Sferisterio                                     18 agosto 

Pescara                             Teatro D'Annunzio                       19 agosto

Taormina                          Teatro Antico                                26 agosto

Palermo                            Teatro di Verdura                         27 agosto

Verona                              Teatro Romano                             31 agosto

Milano                              Teatro degli Arcimboldi                25 e 26 settembre

Bologna                            Teatro Europauditorium               1 ottobre

Firenze                              Teatro Verdi                                 11 ottobre

Torino                               Teatro Colosseo                           12 ottobre

I biglietti sono acquistabili su  www.ticketone.it  e in tutti i punti vendita autorizzati. Per info  www.fepgroup.it

Corriere di Siena - Gaia Tancredi 
Foto di Gialissa Bodega, Giulia Moroni, Fiorella Mariucci, Grazia Tocchetto

domenica 9 giugno 2013

Riflessioni di una pigra domenica qualunque

A pochi giorni dal termine del tour e a  "bocce" ferme ripercorro col pensiero questi ultimi mesi anche se sono ancora frastornata da tutto quello che è successo, non perchè Marco non lo meritasse ma solamente perchè fino a poco tempo fa mi era impossibile immaginarlo. E qui mi riallaccio alla questione "Solo" sì o no perchè in giro leggo tante proteste e lamentele per la sua esclusione. Premesso che è il brano che ho amato di più di quell'album e chi ha vissuto con lui tutte le vicende legate a quel periodo non può fare a meno di identificarlo con quello che stava vivendo, riascoltando e osservando le sue esibizioni passate noto una grandissima differenza tra il Marco di ieri e quello attuale: se allora a tratti ti sferzava con la sua voce, ti rovesciava addosso la sua inquietudine, oggi ti accarezza, ti fa immergere nel suo canto come in una piscina di acqua tiepida e non mi manca, no, quel Marco col volto teso che urla la sua rabbia e che si rassegna a "morire" stremato nell'arena anzi, pur avendolo amato in tutte le sue sfaccettature e sapendo che tutto ciò ha contribuito alla sua crescita interiore, amo come non mai quel sorriso che l'ha accompagnato in tutte le date del tour, in tutte le forme che vi ho scorto, sereno, allegro, fiducioso, vivace, birichino, sicuro, aperto sul futuro, lo sguardo incantato e sempre velato di dolcezza realizzando, ogni volta come fosse la prima, quanto sia grande l'amore del suo pubblico. 



Se il mio blog avesse le note qui dovrei aprirne una riguardo alla commozione. Se è vera questa citazione " Parlava poco con le parole. Molto con gli occhi. Le sue frasi d'amore più belle erano lacrime." e quindi mi rendo conto che tutte le lacrime che Marco ha versato su quei palchi sono state provocate da intense e belle emozioni, mi infastidisce la zoomata che indugia sugli occhi lucidi. Proprio perchè disegnano attimi in cui l'anima di una persona è nuda, perpetuare quelle immagini all'infinito mi appare come una violazione dell'intimità, la mercificazione e lo svilimento di un sentimento puro.
Preferisco godermi i suoi sorrisi e il suo abbraccio collettivo che mi riempie il cuore ogni volta che lo vedo.  





(grazie a "Marco Mengoni, per te un pensiero speciale"  per il video)

domenica 2 giugno 2013

Grazie anima bella

Grazie Marco
Grazie perchè ho pianto, ho sorriso, ho avuto la pelle d'oca, mi sono emozionata, ho corso per comprare i biglietti, ho ballato, ho cantato, ti ho sentito parlare, ho ascoltato la tua voce, ho saltato, ho fatto la pazzia di correre da te in una città non prevista, ho guidato lungo le strade di notte con la tua musica nelle orecchie per tenermi sveglia, ho perso il sonno, mi sono stancata ma ho capito che sono pronta a partire in qualunque momento perchè sei parte di me, che questo tempo è volato in un attimo ma è giusto che tu abbia una tregua e che comunque volerà anche quel poco che mi separa dal nuovo inizio di tutto. 
Grazie per tutti i sorrisi che hai regalato, per gli abbracci che sono arrivati forti e chiari, per tutto quello che hai voluto condividere con noi. 
E grazie perchè hai scelto la musica come compagna.
A presto anima bella! 

  

sabato 1 giugno 2013

Sei ancora un re

Un colpo di fortuna improvviso di trovare un biglietto in ottima posizione e la decisione senza troppo pensare di partire, destinazione Bologna Teatro Europauditorium, verso Marco e la mia ultima data ( e questa volta davvero, anche perchè ne rimane una sola! ) dell'anteprima dell'Essenziale Tour.
E ritrovare con piacere tante persone, lasciate o conosciute solamente una settimana fa, ragazzine che ti coinvolgono per la sorpresa, venditori di merchandising tarocco che ti tampinano, mangiamo qualcosa prima, ma no, tra poco aprono e devo ancora ritirare il mio biglietto, la fila per il bagno, mamma mia quanta gente! Toh, guarda chi c'è! Ma tu sei quella che...sì sì sono proprio io, abbracci e baci, guance rosse e strette di mano. Cerco il mio posto in terza fila e scopro nonostante tutto di avere intorno tantissime amiche, ormai ci conosciamo tutte!
Intanto si avvicina l'ora, le luci si abbassano, la tensione si fa palpabile, si comincia a chiamare Marco a gran voce... il buio, le urla, la band inizia a suonare, la musica e le luci si fanno incalzanti, Marco in penombra vocalizza e sussurra, le sue dita si distendono e si muovono a caricarsi di energia prima di espoldere con un "Con teeee..." che fa sobbalzare tutto il teatro!




Qualcuno mi spieghi come è possibile che nonostante la stanchezza di Marco reduce dalla emozionantissima data della sera precedente a Roma, la probabile carenza di sonno e la fatica del viaggio abbia ancora quella voce impeccabile e riesca a donarsi così a tutti noi, tanto da creare una fortissima sinergia con il suo pubblico affezionato e coinvolgendo anche i nuovi fan.  Le canzoni si susseguono intervallate da simpatici siparietti e gli aneddoti di vita vissuta che vuole condividere con noi in un'atmosfera familiare e confidenziale. Mi diverte sentirlo parlare, nonostante si dica impacciato riesce sempre a infilare battute, frasi serie, parti di sè, ironia e sarcasmo. Intensissima la frase "amo così tanto la luce che paradossalmente amo la sua completa assenza", che mi viene da trasformare in  "amo così tanto la tua presenza nella mia vita da amare anche la tua mancanza", perchè è così che mi sento nei suoi riguardi: anche quando non c'è o non è sotto le luci della ribalta è comunque sempre presente.




































L'intro de "L'equilibrista" mi ricorda i Massive Attack, suggestiva col battito del cuore simulato, "Credimi ancora" jazzata, "Avessi un altro modo"...che ve lo dico a fare? "I got the fear" che dal vivo mi coinvolge sempre di più, "Spari nel deserto" che credo di poter dichiarare ormai in cima alla mia lista tanto da poterla ascoltare più volte di seguito senza annoiarmi, "Come ti senti" sempre più tragicomica e indispensabile in scaletta, "Tonight" versione da pelle d'oca, una carezza all'anima; poi ringrazia Cesare Cremonini e canta "La valle dei re" e mi ritrovo sospinta sotto il palco, alziamo tutti i cartelli con su scritto "Il tuo esercito è fiero di te" che recupera dalle mani di una fan e si tiene stretto al cuore. Da lì è un crescendo, siamo stretti in un unico abbraccio nonostante la ritirata nelle poltroncine imposta dalla sicurezza, "Tanto il resto cambia" con l'inciso trasformato in "Tu non mi basti mai" in omaggio a Lucio Dalla e sussurrato con gli occhi al cielo è un colpo al cuore, il momento condivisione foto creato per prendere fiato e per farci sentire importanti diventa un intermezzo sconclusionato e divertente (che poi vorrei sapere cosa ci farà con tutte queste foto). 




















La compostezza va a farsi benedire con "Non me ne accorgo" quando tutti si riversano di nuovo sotto il palco e l'entusiasmo raggiunge l'apice con la canzone dedicata a noi, "L'essenziale". Io stavolta avanzo di poco ma resto in un punto dove ho spazio per muovermi e per godermi comunque visivamente tutto lo spettacolo e ballo, ballo su "Una parola" fino allo sfinimento liberando tutta la felicità di essere presente, perchè quel continuo scambio di sguardi, il suo evidente bisogno di cercare gli occhi delle persone che ha davanti mi fa capire che è proprio lì che voglio essere. 
Esco accaldata e carica con la speranza che finalmente Marco possa godere di un meritato riposo (anche se breve) mettendo a frutto tutto l'affetto ricevuto in questa esperienza e pronto a ripartire a luglio con la nuova.
L'indomani un vago senso di amore-odio nei suoi confronti per tutta la stanchezza accumulata, per i viaggi notturni in macchina per le strade di mezza Italia, per il mal di testa e le occhiaie, per la certezza che nonostante tutto questo ripartirei anche in quel momento perchè non è mai abbastanza. 




(grazie a Annalisa Canducci, Lucia Lena, Luccio Lina)