lunedì 11 febbraio 2013

Sul tetto del mondo


Confesso che ho avuto bisogno di qualche giorno per arrendermi all'iniziativa lanciata dal sito ufficiale "Colorati per Marco a Sanremo": sul momento sono rimasta abbastanza perplessa sia sulla riuscita dell'operazione e il timore che sconfinasse in qualcosa di eccessivo, sia perchè in fondo mi sono sentita un po' esclusa.  Ho compreso però che, giustamente, è dedicata ai giovanissimi fans di Marco che costituiscono la maggioranza, oltre al fatto che anche lui ha solo 24 anni, che loro possono effettivamente portare quell'allegria e leggerezza che traspare dal nuovo mood del disco e che, se vogliamo, siamo noi più adulti a rappresentare la parte "anomala" vivendo questa passione con lo stesso loro entusiasmo. Se poi sono anche un po' contraria a questo genere di manifestazioni è perchè in me abita anche la parte più cupa, quella che rimane nell'ombra, che tende a passare inosservata, che detesta essere al centro dell'attenzione e di conseguenza certi spettacoli chiassosi. Del resto non ho mai nascosto la mia idiosincrasia verso gli showcase e la sovraesposizione a cui sono sottoposti i personaggi dello spettacolo per promuovere il loro lavoro. Mi conosco e so che dovrò cercare di passare indenne questo periodo, sopportando la promozione selvaggia fino al momento in cui potrò finalmente godermelo dal vivo sopra un palco.

Rimangono poche ore prima del gran delirio e quindi il tempo per qualche riflessione intima, ammesso che lo staff ce ne dia la possibilità! Da qualche settimana ci stanno letteralmente bombardando di notizie, foto, messaggi e dopo tanto silenzio sembra quasi un miracolo! Diciamo pure che ho pregato per mesi, forse anche in aramaico,   perchè quella pagina potesse avere una veste più professionale, adatta al padrone di casa. Ma ecco ancora lei, sì, la "rompi" o come la si voglia chiamare, la parte tormentata che mi sussurra perfidamente che Marco, che già prima frequentava raramente i suoi profili, ora potrebbe tenersene ancora più distante. E' vero che, anche se non ho mai avuto la certezza che li ricevesse e leggesse anzi, semmai il contrario, ogni tanto mi balenava l'idea di mandargli un brano da ascoltare o un messaggio su twitter, mentre ora mi si è spento l'entusiasmo. In fin dei conti sapevo che, passasse o meno da lì, era l'unico gestore del suo account, ora invece lo sento più impersonale, non capisco più a chi mi sto rivolgendo. Eppure anche in questa vigilia vorrei tanto essere capace di scrivergli qualcosa per incoraggiarlo e sapere quali pensieri gli possano  passare per la testa.
Mi sento come una mamma che, lasciando che un figlio muova i primi passi da solo, prova un grande orgoglio ma anche un po' di amarezza al pensiero che non gli servirà più la sua mano; ho desiderato fortemente che salisse sul tetto del mondo, consapevole di dover scacciare quel pizzico di possessività  e di dover dividerlo con tutti e ora il suo destino di diventare sempre più grande si sta compiendo.

"Mentre il mondo cade a pezzi", Marco sta componendo un bellissimo futuro fatto di suoni, colori e conquiste personali e io sarò ancora lì a farmi accarezzare e travolgere dalla sua voce magnifica.

 
(foto da pagina ufficiale di Marco Mengoni)




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