martedì 5 febbraio 2013

Solo sette giorni


Mi sono resa conto che il mio blog più che diffondere notizie su Marco si sta trasformando sempre di più in un contenitore di pensieri. Questo perchè ormai circolano blog e siti che riportano le stesse notizie, frasi copiate e incollate di cui il web è pieno, perciò è impossibile restare a digiuno. Purtroppo questo ha anche un lato negativo, perchè circolano allo stesso modo news buone e altre meno buone, ma credo che da ora in poi dovrò abituarmi a leggere di tutto e a dargli il giusto peso.

A questo proposito ieri sono usciti i testi di Bellissimo e L'essenziale e il titolo di quello che Marco canterà nella serata dedicata alla storia del festival, cioè "Ciao amore, ciao" di Luigi Tenco.
Prima di sbilanciarmi troppo ho bisogno di ascoltare anche la musica e tutto l'insieme, per me è fondamentale anche l'interpretazione e il mio stato d'animo al momento del primo impatto, ma le vibrazioni positive che ho avuto da tempo su "L'essenziale" sono state confermate con la lettura delle parole. In genere sono un po' diffidente nei confronti delle ballate, è difficile che non trovi le frasi un po' banali e scontate ma queste mi sono piaciute tutte, mi sembra abbia un contenuto introspettivo, semplice ma nello stesso tempo profondo. Essenziale appunto, proprio come ha dichiarato Marco.
Su "Bellissimo", la frase
"Abbracciami,vieni un po più su

Arrivo in alto e in alto ci sei tu
Rimani accanto
Non smetti mai di darmi fuoco
Mi brucerai Rimani addosso"
oltre a mostrare l'energia di Gianna Nannini mi sembra adattissima alla sensualità di Marco e il fatto che queste due canzoni siano di genere completamente opposto ma ambedue cucite addosso alla sua personalità, mi fa credere che finalmente possa manifestare al mondo intero quello di cui è capace. In fondo lo sanno già: quando gli contestano la provenienza da un talent come un peccato mortale omettono di dire che è in quella situazione che ha dato prova di saper interpretare ogni stile con maestria, apparendo assolutamente credibile ogni volta.
Come poi ho scritto anche in precedenza, ciò che amo in Marco è il suo essere imprevedibile, il mettersi in gioco sempre, non accontentarsi mai. La scelta del pezzo di Luigi Tenco, che sia stata pilotata dal direttore artistico (nel qual caso dimostrerebbe la stima nei suoi confronti) o una sua decisione, è certamente un azzardo, non tanto per la sua capacità interpretativa di cui sono sicura, perchè tutti noi conosciamo benissimo quanto sappia calarsi nei brani un po' datati rivestendoli di nuove suggestioni, ma per il carico di ricordi che porta con sè. Ed è di poche ore fa il tweet di Fabio Fazio in cui dichiara di essersi emozionato assistendo alle prove, segno evidente che Marco c'è anche stavolta, con la sua professionalità ed essenza. 
E io che speravo di disamorarmi un po'! Niente da fare, riesce ancora a catturarmi e convincermi!



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