sabato 10 novembre 2012

...Lui c'è


"Non conosco una via infallibile per il successo, ma soltanto una per l'insuccesso: voler accontentare tutti." 
(Platone) 


Tempo fa fantasticavo su una possibile raccolta delle cover che Marco ha interpretato in occasioni varie e che fanno parte del mio mp3, perchè non ritengo giusto che rimangano sconosciute ai più. Questa incisione nel tributo a Giorgio Gaber è un regalo sperato e inaspettato, tanto più con la piacevole sorpresa di essere stato scelto come singolo di lancio per il triplo CD e in rotazione su RTL 102.5.   Naturalmente tralascio le critiche dei puristi che ogni anno attaccano anche Dalia Gaberscik per alcune sue scelte sugli ospiti del Festival Teatro Canzone, tanto è risaputo che non si può accontentare tutti, che le reazioni sono soggettive e che soprattutto nessuno vuole sostituirsi all'artista Gaber ma solamente omaggiarne il pensiero, cercando anche di divulgarlo attraverso i giovani interpreti alla nuova generazione che non ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo. Io, pur non conoscendo i motivi per cui Marco ha registrato una nuova versione e se è stata una sua decisione o una specifica richiesta della Fondazione (posso solo supporre che sia perchè il brano live era incompleto), sono contenta. Non perchè non mi fosse piaciuta lo scorso anno anzi, come ho già avuto modo di scrivere, per me in quell'occasione aveva rinfrescato un pezzo sempre attuale ma per forza di cose un po' datato, ma così ha avuto modo di renderlo più lento e quindi più vicino all'originale, più completo e comprensibile, entrando totalmente come sempre e con il suo stile nella canzone, quasi appropriandosene ma rispettando l'intento giocoso, leggero, ironico e con una punta di amaro dell'autore. Inutile aggiungere che le sfumature che caratterizzano la sua voce permettono di immaginare le espressioni fisiche di quanto sta cantando anche attraverso la radio, in più l'arrangiamento funky e il finale, con belle pennellate di colore caldo, acquistano una veste che permette di adeguarlo anche ai nostri tempi. Sono contenta, dicevo, perchè da ora in poi ogni passo che compie è indipendente da scelte e iniziative altrui, nessuno può recriminare o vantare diritti sui suoi meriti ( a parte ovviamente i suoi collaboratori attuali che mi pare stiano svolgendo un ottimo lavoro), ben venga quindi la totale autonomia di poter decidere il suo futuro. In questi giorni ho letto e sentito parole di apprezzamento da parte di persone che forse stanno cominciando a ricredersi sul suo conto o stanno togliendo il velo del pregiudizio dagli occhi, in più mentre noi ragioniamo sulla sua ipotetica partecipazione al Festival di Sanremo o rincorriamo qualsiasi voce che possa farcelo sentire vicino, lui, pur così giovane, con la sua riservatezza e fuori da ogni logica di mercato o di gossip, viene citato nei discorsi dei colleghi, degli speakers radiofonici, dei giornalisti e, dal momento che viene inserito nei tributi, omaggi, manifestazioni o iniziative di spessore, mi sembra sia entrato ormai nell'olimpo della musica e dello spettacolo (sto esagerando un po' forse, so che ha ancora tanta strada e molte esperienze da percorrere,intendo che credo e spero che sia considerato un "big").
Io sto seduta sulla sponda del fiume pronta a veder passare le prime vittime. Non sono vendicativa ma quel sorrisetto di soddisfazione dalla faccia non me lo toglie nessuno.


(Foto di Photomovie Francesco Magutti e Luca Chiaudiano per il Festival Teatro Canzone)

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