martedì 13 settembre 2011

SOLO 2.0

"Solo 2.0" è il secondo disco di inediti di Marco Mengoni, un banco di prova enorme per un giovane su cui tutti puntano gli occhi dopo la vittoria nella terza edizione di X-Factor e l’eccellente performance a Sanremo 2010 con “Credimi Ancora”.
Per Marco “Solo è un concetto, una metafora, un modo di comunicare stati d'animo in modo più intenso”.

L’album contiene due anni di influenze artistiche, di confronti con la scena musicale mainstream e non, ma anche due anni di esperienze umane e professionali che hanno arricchito, colpito, magari anche ferito ma sicuramente fatto crescere, il ventitreenne romano che, in questa occasione, è co-autore di tutti i brani (tranne Tonight).
Di certo il sound è inaspettato in molte delle tracce: è spesso denso e scuro come nel primo singolo “Solo”, un brano sull’eterna lotta tra il bene e il male che prende forma nel toro che scende nell’arena, protagonista e allo stesso tempo vittima dello spettacolo della vita.

I testi del disco sono pieni di spunti ironici, di riflessioni sul conformismo alle regole, sulla gogna mediatica, sul sentirsi protagonisti ma allo stesso tempo soffrire di certa attenzione morbosa e giudicante: brani come "Uranio 22" e "Come ti senti" si esprimono con sarcasmo nei confronti dell’indottrinamento dei nostri capi e del vuoto interesse dimostrato da certa stampa, che scava fra la musica alla ricerca del pettegolezzo, del sordido, del privato a tutti i costi.

Ma c’è spazio anche per brani come "Dall'inferno", il racconto di un personaggio come Jack The Ripper - lo Squartatore -, ossessionato dall'insana necessità di uccidere per possedere veramente le sue vittime, o come "20 secondi" - anch’esso una storia – in cui un rapinatore vive l’adrenalina del rischio, godendo della paura dell’incertezza fino alla fine della corsa.
Brani più intimisti, quasi ‘filosofici’ come "L'equilibrista", una canzone sui sentimenti e le incertezze provocate dalla vita che cambia, o come "Searching (Il volatore)" sull’infinito sopra di noi e la sua conoscenza inafferrabile, completano il quadro di un disco a 360° in cui Marco lascia da parte il cappello del ragazzo della TV, quello del Re Matto sempre un po’ sopra le righe, e si consegna al suo pubblico senza orpelli, maturo come un adulto ma autentico come un bambino.

Il disco viene distribuito con all’interno un codice univoco che darà l’accesso ad un contenuto speciale: il comic 2.0 di “Solo”, il primo capitolo di un romanzo fotografico su cui il grafico ed ideatore Daniele “Zed” Beretta ha applicato degli effetti grafici e musicali. Una storia che vede Marco Mengoni protagonista di una narrazione interamente originale e dalle tinte noir.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti vengono controllati prima di essere pubblicati